31 ottobre 2008

Sogno n. 18

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Davanti a me ci sono tre enormi statue di pietra raffiguranti tre uomini nudi. A tutti e tre è caduto il pene che è finito per terra ridotto in tanti pezzi. Io so che solo le mie formule di matematica saranno capaci di ricostruirlo.

Interpretazione
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Il sogno è di una professoressa di matematica nella cui vita le figure maschili importanti erano appunto tre: il padre, il marito, il figlio.

La sognatrice era cresciuta in una società in cui il potere dell'uomo, rispetto a quello della donna, era molto più grande di quello che ha oggi. È per questo che le statue maschili sono enormi. Però la sognatrice si vendica nel sogno facendo loro perdere il simbolo del potere per antonomasia cioè il pene, riducendolo in mille pezzi.

Poiché nella nostra cultura la matematica-razionalità è considerata una dote eminentemente maschile, diventa facile ipotizzare che la scelta di laurearsi in matematica fosse servita alla sognatrice per riequilibrare a suo favore la bilancia del potere.

Nel sogno gli uomini hanno perduto questo potere e solo lei possiede il mezzo per restituirglielo. Questo ci consente di capire che la sognatrice a livello inconscio si considerava detentrice di un potere addirittura superiore a quello degli uomini perché è arcinoto che il potere vero, effettivo non è quello di chi lo esercita, ma quello di chi può conferirlo oppure RESTITUIRLO.

Vale la pena di rilevare che questa rivincita della sognatrice sugli uomini viene ottenuta usando la razionalità cioè una dote considerata "maschile". Quel potere maschile che lei contesta, dunque, in realtà viene CONFERMATO in quanto ne adotta i valori. Non vince in quanto donna, ma solo perché si identifica negli uomini-razionalità.

Sulla equivalenza pene-potere credo non ci sia bisogno di spendere molte parole, basterà ricordare i simboli fallici rappresentati dallo scettro del re, dalla bacchetta del mago oppure, a livello più grossolano, dalla clava del cavernicolo.
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Rimane da capire perché gli uomini sono di PIETRA. Forse perché la pietra è pressoché immutabile come lei considerava che fosse il potere degli uomini. Però è solo un'ipotesi.

27 ottobre 2008

Sogno n. 17 - Sogno ricorrente

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Ho sognato che una coppia di coniugi sale la scaletta di un aereo che sta per decollare. Ad un certo punto, però, lui continua a salire fino ad arrivare in cima e parte con l'aereo mentre lei si ferma a metà della scaletta e resta a terra.
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Interpretazione

Nei rapporti sessuali che aveva nella vita reale, la sognatrice non arrivava mai ad avere l’orgasmo (VOLARE), il suo partner invece sì.
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Nella vita reale lei dava per scontata questa conclusione del rapporto sessuale e non protestava (succedeva a molte donne delle generazioni precedenti). Nel sogno, invece, la delusione risultava evidente anche se non sfociava in una protesta vera e propria. La frustrazione era implicita nel fatto nudo e crudo.

Di primo acchito può sembrare strano che salire una scala possa simboleggiare il rapporto sessuale ma, se si ha un po' di familiarità con il mondo dei simboli, ci si rende conto che i nessi e le analogie esistono eccome:
  • In entrambi i casi si compie un movimento ritmico.
  • In entrambi i casi il respiro diventa affannoso.
  • In entrambi i casi il movimento ritmico si conclude con l’arrivare in cima cioè al culmine.
  • In questo sogno, poi, l'analogia è ancora più stretta in quanto la scala conduce ad un aereo che decolla e VOLA cioè perde il contatto con la realtà concreta della terra. Non credo che sia necessario aggiungere altre parole.

Un altro significato del salire le scale è quello classico e di comprensione più immediata: progredire verso qualcosa che sta più in alto e che costa fatica per essere raggiunto. Il traguardo può essere sia materiale che spirituale ma, in ogni caso, si tratta di una elevazione, di uno spostarsi da un sotto ad una posizione che sta più in alto.

25 ottobre 2008

Sogno n. 16

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Incontro una signora che nella vita reale mi è sempre stata antipatica. Adesso invece la guardo attentamente e la trovo proprio cambiata, ha un'aria gentile e uno sguardo dolce. Non riesco proprio a capire a cosa sia dovuto questo cambiamento e ne sono stupita. La donna ha all'incirca l'età di mia madre e si assomigliano un po' anche fisicamente.
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Interpretazione

Questo sogno fece la sua comparsa dopo che nella terapia si era lavorato a lungo sul problema che era emerso nel sogno precedente. Qui risulta evidente la scomparsa dei motivi di contrasto con la madre e la scoperta dei suoi aspetti positivi, dolci, simpatici. Scoperta che un poco alla volta si verificò anche nella vita reale.

È arrischiato supporre che il cambiamento in meglio fosse il frutto della psicoterapia?

Sogno n.15

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Mi trovo in un ascensore che sta salendo. Ci sono anche altre tre persone e una di queste è una donna di mezza età. Il pavimento è diviso in quattro quadranti. La cosa terrificante è che, a turno, una di queste quattro parti scompare lasciando così un vuoto. Le persone devono saltare da una parte all'altra per evitare di cadere in questo vuoto. Sento tutto questo come un pericolo e ne sono angosciata. La mia preoccupazione maggiore è per la donna di mezza età in quanto non è capace di saltare bene.
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Interpretazione
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Questo sogno va letto insieme con quello successivo poiché sono entrambi della stessa persona e l'altro rappresenta l'evoluzione di quello qui descritto.

La paziente era venuta in analisi con la convinzione che il suo problema consistesse unicamente nel difficile rapporto con il padre. Dopo un po' di tempo dall'inizio della terapia, invece, fece questo sogno che rivela grosse difficoltà anche nel rapporto con la madre. Questo rapporto era impregnato di così tanta ostilità e aggressività da indurre la figlia a temere che la madre corresse addirittura un pericolo di vita. Anche la paziente sentiva di correre dei pericoli a causa dell'emergere di queste pulsioni aggressive, ma avvertiva che la più esposta e vulnerabile era la madre.

La famiglia reale della sognatrice in quel periodo era effettivamente composta di 4 persone (quanti sono gli occupanti dell'ascensore) e la madre era proprio una donna di mezza età come quella che compare nel sogno.

L'ascensore che sale simboleggia i contenuti emotivi inconsci che stanno risalendo verso la coscienza e suscitano la preoccupazione della figlia.

23 ottobre 2008

Sogno n. 14

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Nelle vicinanze della casa dei miei genitori c'è un campo che è recintato con filo spinato e ha un fosso scavato tutto attorno. Io e mio padre ci troviamo all'interno di questo campo, siamo armati e camminiamo bassi per non farci vedere e colpire. Insieme dobbiamo sconfiggere il nemico.

Interpretazione

Il sogno descrive uno scenario di guerra, la situazione è quella tipica di un assedio, il mondo esterno è visto come ostile e pericoloso, come un nemico da combattere e sconfiggere. In questa lotta il padre viene vissuto come l'unico alleato sul quale poter fare affidamento.

Stando così le cose, si può ben immaginare quale fosse nella vita reale l'atteggiamento della sognatrice nei confronti del mondo esterno. Era chiusa alle nuove esperienze, diffidente nei confronti degli altri, sempre sulla difensiva e pronta a "sparare" (siamo armati). Il risultato era una vita vissuta praticamente nella solitudine e nella paura.

22 ottobre 2008

Sogno n. 13

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Sono vestita da sposa, ma ho i capelli in disordine, le unghie non curate e non sono truccata. Sono come tutti i giorni, l'unica differenza è il vestito da sposa. Dopo il matrimonio salgo in macchina con mio marito, ma mi rendo conto di non avere una casa pronta dove andare. Lui propone di andare nella casa di via..... ma io sento che la nostra vera casa non è quella.
Interpretazione

Vedere il sogno precedente. Se ce ne fosse stato bisogno, questo ne è la conferma puntuale.

Sogno n. 12

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Sono vestita da sposa e mi trovo davanti all'altare, ma non riesco a vedere lo sposo. Sono indaffarata con il mio velo che, oltretutto, è molto lungo ed appuntato con un pettinino sulla destra del mio capo. Trovo che questa acconciatura non sia molto stabile, allora la tolgo e cerco di rimetterla bene, ma non sono contenta perché non è questa l'acconciatura che mi piace, soprattutto perché il velo è troppo lungo e ci inciampo spesso. Sento che mi hanno vestita in una maniera che non è la mia, infatti non riesco a muovermi con disinvoltura.
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Interpretazione

All'epoca del sogno la sognatrice stava per sposarsi, ma non era pienamente convinta che quel passo importante della sua vita corrispondesse alle sue vere intenzioni, ai suoi desideri. Era, più che altro, un aderire passivo alle aspettative di chi le viveva attorno (mi hanno vestita).

Nel sogno si moltiplicano i simboli negativi che esprimono il suo stato d'animo improntato all'insoddisfazione: non vede lo sposo, l'acconciatura è instabile, non le piace, il velo è troppo lungo, ci inciampa, non si muove con disinvoltura.

Come se non bastassero, a questi indici di scontentezza se ne aggiunsero anche altri contenuti nel sogno seguente, fatto qualche giorno dopo.

A questo punto è difficile avere dubbi sulla correttezza dell'interpretazione.

Sogno n. 11

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Sono avvinghiata ad una duna di sabbia mentre enormi onde cercano di portarmi via, ma ho la sensazione che non ci riusciranno.

Interpretazione

Si stanno avvicinando EMOZIONI molto intense (onde enormi) che sembrano addirittura animate dall'intenzione malvagia di sommergere la sognatrice, ma anche qui la conclusione del sogno lascia ben sperare per il proseguimento dell'analisi poiché le onde non riusciranno nel loro intento, lei sente di avere una base d'appoggio e un ancoraggio che le consentiranno di rivivere e metabolizzare le emozioni che si stanno avvicinando.
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Ho scritto "rivivere" perché di solito si tratta di emozioni che abbiamo provato nell'infanzia e che si sono conservate intatte nell'inconscio anche se apparentemete erano scomparse.

Sogno n. 10

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Sto nella stanza in cui di solito lavoro ed ho in mano una scopa. Inizio a spazzare il pavimento che è veramente sporco, pieno di segatura e di ogni specie d'immondizia Una volta pulito, però, si vede che è fatto di un marmo molto bello. Con la pattumiera da una parte e la scopa dall'altra inizio a raccogliere tutto questo sudiciume e lo vuoto dentro il cestino un poco alla volta. Poiché il locale è molto grande sono scocciata perché non so quando finirò. Mi chiedo come sia stato possibile ridurlo in quello stato. Comunque continuo a spazzare perché sono consapevole che devo pulirlo tutto.
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Interpretazione
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La stanza in cui la sognatrice lavora rappresenta l'analisi che lei sta seguendo. Analisi che viene percepita come attività non piacevole che richiede impegno e fatica.

Il pavimento da pulire rappresenta la base d'appoggio, il sostegno, la TERRA-INCONSCIO che è percepita come molto sporca. Nello stesso tempo, però, è anche molto bella.

Nell'operazione di pulizia lei usa sia le doti femminili-ricettive (pattumiera-contenitore) sia quelle considerate maschili (scopa-simbolo fallico, "scopare" nel doppio senso).

È infastidita dalla prospettiva che il lavoro sarà lungo e tutta quella sporcizia la sorprende perchè non se l'aspettava. L'analisi si rivela più impegnativa del previsto.

La conclusione del sogno è molto positiva perché lei, nonostante il fastidio che l'operazione le procura, è decisa a continuare a pulire fino a completare l'opera. L'analisi è lunga e faticosa, ma alla fine il pavimento di marmo risalta in tutta la sua bellezza.

19 ottobre 2008

Sogno n. 9

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Ero in bagno e sentivo sollevarsi più volte il pavimento. Mi rendevo conto che era una scossa di terremoto e che era molto più forte delle precedenti viste la sua durata e la sua violenza. Mi chiedevo se la casa fosse stata danneggiata, se fosse a posto. Pensavo di andare a vedere la stanza in cui lavoro (e dove stavo da bambino) per controllare se ci fossero danni, visto che c'erano delle crepe già prima del terremoto.
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Interpretazione

Il bagno è spesso il simbolo dell'analisi perché è il luogo in cui ci liberiamo delle cose sporche. Ma è anche il luogo in cui possiamo conoscerci specchiandoci, il luogo in cui ci rendiamo presentabili agli occhi degli altri.

Nel corso dell'analisi, dunque, il paziente avverte l'emergere improvviso e violento di pulsioni percepite come capaci di arrecare seri danni alla personalità visibile (la casa) che già in precedenza, peraltro, presentava i segni di una non eccessiva solidità (le crepe).

Il sisma investe contemporaneamente l'area del presente e quella dell'infanzia. Viene percepito il nesso che lega le due aree: la stanza in cui lavora adesso, infatti, è la stessa in cui stava da piccolo.

Notare la differenza rispetto ai tre sogni precedenti che appartengono ad un altro paziente. Qui non c'è la paura onnipervadente, quasi panica che rende adottabile un solo comportamento, la fuga. Al suo posto vediamo che viene conservata la presenza a se stesso, la capacità di compiere valutazioni, confronti e riflessioni. In tutto il racconto del sogno non c'è una sola parola che esprima direttamente o evochi l'idea della paura.

Onde evitare facili entusiasmi in chi sta leggendo, aggiungo che questo paziente non si trovava nella fase iniziale della terapia. Egli si era guadagnato questo risultato lusinghiero lavorando sodo, riuscendo a superare i dubbi che stanno sempre in agguato e che spesso vengono alimentati dai parenti e dai conoscenti di chi sta seguendo una psicoterapia. I quali dicono: "Ma lascia perdere l'analisi, fai appello alla tua volontà, cercati una persona che ti capisca e con la quale tu possa confidarti, risparmia quei soldi e spendili meglio, gli analisti sono più squilibrati dei loro pazienti…. ecc.".

Sogno n. 8

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È buio. Scendo dentro me stesso scivolando lungo una corda, in un cunicolo verticale che mi fa pensare alla trachea. Nessuno mi costringe a fare quella cosa quindi sono tranquillo e sereno. All'improvviso si accende un faro che illumina una cassetta nera. È chiusa ed io ho la netta sensazione che dentro ci sia il diavolo. Sono terrorizzato e torno rapidamente indietro.
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Interpretazione

Questo è stato l'ultimo sogno di un paziente prima dell'interruzione non concordata dell'analisi. Le motivazioni CONSCE addotte dal paziente sono state quelle solite: il costo della terapia, la durata della stessa, la scomodità dei trasferimenti nella città intasata dal traffico, i dubbi sulla reale efficacia della terapia, voglio farcela da solo, ecc.
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Chi conosce anche poco il linguaggio in cui sono scritti i sogni, invece, sa che la motivazione vera è quella descritta in modo inequivocabile in questo stesso sogno e anche in quelli raccontati sopra: il paziente ha paura di guardarsi dentro perché crede (sempre a livello inconscio) che lì ci sia il male assoluto (il diavolo).

Il Male viene proiettato all'esterno, nel diavolo, anziché percepirlo come una delle parti di se stesso. Ma questo collocare il male fuori di noi produce l'effetto fortemente negativo di rendere immodificabile il rapporto che abbiamo con esso in quanto viene a mancare la possibilità di far emergere altre parti, positive questa volta, che riequilibrano la situazione. Si potrebbe obiettare che in questo caso il Diavolo sta all'interno della persona, ma ciò non toglie che venga percepito come cosa altra da sé.

Faro che illumina = Conoscenza, Scoperta, Presa di coscienza.

Discesa dentro se stesso = Psicoterapia.

Nessuno lo costringe a fare quella cosa: come psicoterapeuta questo particolare fuga i miei dubbi circa possibili errori commessi nella conduzione della terapia: non ero stato io a costringerlo a scendere dentro se stesso. Qualcuno potrebbe dire: "Excusatio non petita accusatio manifesta?". Frase fatta, balle! :-)

Sogno n. 7

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Mi trovo sulla sponda di un fiume, vicino ad un ponte che ha tutto l'aspetto di essere stato costruito da poco. Attorno a me è tutto calmo, ma sento che sta per accadere qualcosa di grave. Dopo poco, infatti, arriva una grande ondata di piena che travolge tutto, anche il ponte costruito di recente e la pavimentazione in cemento che era stata sistemata sul letto del fiume.

Interpretazione

In questo caso il CONSCIO e l'INCONSCIO sono rappresentati dalle due sponde del fiume. L'ACQUA che scorre nel fiume rappresenta il fluire delle EMOZIONI.

Tra le due sponde il sognatore ha di recente costruito un collegamento cioè il ponte. Presumibilmente questo è avvenuto grazie all'analisi che sta seguendo.

La pavimentazione in cemento posta sul letto del fiume simboleggia il lavoro di sistemazione ARTIFICIALE che rende più efficiente e sicuro il deflusso delle ACQUE-EMOZIONI, vale a dire tutti gli accorgimenti che la razionalità mette in atto per proteggersi dall'irrompere incontrollato dell'inconscio. Cosa che invece il sognatore sente che sta per verificarsi nonostante tutto il lavoro di preparazione compiuto fino a quel momento. A questo proposito vedere quanto ho scritto nell'interpretazione del sogno precedente.

Anche nella dimensione psichica interna possiamo ritrovare la stessa coppia rilevabile nella dimensione fisica esterna cioè NATURA-CULTURA, CRUDO-COTTO, ecc. In questo caso la natura è rappresentata dall'inconscio.

L'uomo interviene sul dato naturale per modificarlo secondo le proprie esigenze. Ma l'uomo non è egli stesso natura? Qui mi fermo perché sto entrando in campi che in questa sede mi sono proposto di non esplorare.

Sogno n. 6

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Il filo nero della presa elettrica si era staccato ed io lo stavo rimettendo a posto, ma andava a toccare incidentalmente il secondo filo della linea e si produceva un cortocircuito con una scintilla accecante che mi faceva fare un salto dalla paura.

Interpretazione

Possiamo rilevare alcune cose, oltre quelle già dette nell'interpretazione del sogno precedente:

Anche qui il sognatore sta riparando un guasto. È esattamente quello che si cerca di fare nella psicoterapia quindi il sogno si riferisce proprio a quello che sta accadendo durante il suo svolgimento.

Anche qui è presente l'idea dell'energia che erompe all'improvviso e in grande quantità, quindi pericolosa e distruttiva. In questo caso si tratta dell'energia elettrica. Sopra era quella del vapore, nel sogno che segue sarà quella dell'acqua.

Il filo che produce il cortocircuito è NERO cioè il colore dell'inconscio.

Il cortocircuito si produce perché il filo nero-inconscio è uscito dalla sua sede e va a toccare all'improvviso il secondo filo della linea cioè la COSCIENZA.

La presa che fornisce l'energia elettrica ha DUE polarità proprio come la coppia COSCIENZA-INCONSCIO.

L'energia fluisce sempre tra due poli: positivo-negativo, alto-basso, CONSCIO-INCONSCIO.

Leggendo questo sogno senza conoscere i retroscena dell'analisi si sarebbe portati a pensare che in questo caso la presa di contatto con l'inconscio era stata troppo rapida e improvvisa. In realtà l'avvicinamento all'inconscio era stato realizzato con tutta la gradualità possibile, diluendolo in un arco di tempo lunghissimo e dedicando molto lavoro al rafforzamento dell'io. Fu tutto inutile, come preciserò meglio più avanti. Questo induce a pensare che in certi rari casi non c'è niente da fare e che lo psicoterapeuta non è onnipotente. È bene che lui ne sia consapevole. Confesso che mi hanno lasciato sempre un po' scettico gli psicoterapeuti che parlano soltanto dei loro casi clinici conclusisi felicemente.

15 ottobre 2008

Sogno n. 5

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Si era rotto il mio scaldabagno e lo stavo riparando. Mentre ero lì che trafficavo con gli attrezzi, il contenitore dell'acqua si bucava e venivo colpito da un forte getto di vapore caldissimo. Facevo un grande salto all'indietro.

Interpretazione

Questo sogno va letto insieme con i tre successivi poiché appartengono alla stessa persona e rappresentano, inoltre, variazioni sullo stesso tema.

Mentre si sta svolgendo l'analisi (i lavori di riparazione) il sognatore avverte che dal suo inconscio sta per emergere qualche emozione alla quale "lui attribuisce" un pericoloso potere distruttivo (il vapore caldissimo). Il fatto che il vapore sia sotto pressione significa che quella emozione ha accumulato una grande quantità di energia che adesso si scarica tutta in una volta.

Ho virgolettato l'espressione "lui attribuisce" poiché in realtà quella emozione non possiede quel potere e oggi potrebbe riviverla tranquillamente senza esserne danneggiato, ma lui a livello inconscio la vive ancora nello stesso modo in cui la viveva da bambino quando in effetti poteva esserne travolto. Le emozioni che RIMUOVIAMO, infatti, risalgono quasi sempre al periodo della nostra infanzia.

Il grande salto all'indietro compiuto dal sognatore lascia presagire un'interruzione non concordata della terapia. Che infatti ci fu davvero. Il sogno dice anche che l'interruzione della terapia comporterà il ritorno al precedente tipo di funzionamento psichico (salto all'indietro). È il meccanismo di difesa chiamato REGRESSIONE.

Con questo paziente si dimostrarono inefficaci tutti gli accorgimenti da me messi in atto per rassicurarlo, a cominciare dal più ovvio cioè la sospensione di ogni interpretazione a partire dalla comparsa del primo di questi sogni. Evidentemente la pressione con la quale quel materiale urgeva da dentro era tale da rendere vano ogni apprestamento difensivo che non fosse l'interruzione pura e semplice della terapia.

12 ottobre 2008

Sogno n. 4

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Questo sogno l'ho fatto più di una volta.
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Nel garage di casa mia c'è una porta nascosta che io oltrepasso contro il parere di tutti. Attraverso stanze molto buie e fredde, corridoi tortuosi e bassi. Salgo delle scale. Ci sono corridoi che in fondo nascondono stanze dove si può morire. Sui muri ci sono grate che nascondono pericoli, ma non so quali. Salgo una scala addossata ad un muro poi attraverso una porticina ed entro in una stanza vecchia e piena di polvere dove non è mai entrato nessuno. Tutto è vecchio e polveroso.

Interpretazione

Un sogno ricorrente smette di tornare solo quando, grazie alla psicoterapia, abbiamo sbrogliato la matassa aggrovigliata che ne aveva determinato la comparsa.

Quando proviamo emozioni che percepiamo come pericolose, per proteggerci ricorriamo al classico meccanismo di difesa chiamato RIMOZIONE il quale funziona in questo strano modo totalmente inconscio: sbarra alle suddette emozioni ogni accesso al piano cosciente con la conseguenza che esse apparentemente spariscono. Ma non è vero, in realtà rimangono sepolte nell'inconscio e da lì cercano - trovandole sempre - altre vie e altre forme per manifestrasi, vale a dire tutta la serie sterminata dei sintomi patologici.

Quando, grazie alla psicoterapia, torniamo in quegli ambienti interni, all'inizio li troviamo tortuosi, vecchi e pieni di polvere in quanto non più frequentati da gran tempo.

C'è ancora la sensazione di pericolo, ma questa oramai non ci impedisce più l'esplorazione come invece faceva in precedenza. Ho scritto di proposito "sensazione" di pericolo perché in realtà un pericolo oggettivo non esiste, tranne casi rarissimi e statisticamente non significativi. Proviamo quella paura in modo così intenso perché la viviamo ancora con la stessa intensità con la quale l'abbiamo provata quando eravamo molto piccoli cioè deboli e vulnerabili. A quel tempo ne abbiamo bloccato la manifestazione e questo le ha impedito di fluire, scemare e alla fine esaurirsi.

Adesso si tratta di rimettere in moto il processo che si era arrestato e di aiutare il paziente a prendere coscienza che gli anni sono passati e lui ora possiede risorse che non aveva da bambino. Per ottenere questo risultato ci vuole molto tempo, ma alla fine la perseveranza viene premiata e ci si riesce, come dimostra questo sogno. Infatti adesso il sognatore è capace di iniziare l'esplorazione, anche se contro il parere di tutti perché si tratta di prendere contatto con emozioni che la collettività giudica "cattive" e quindi condanna.

Bisogna anche dire che nell'infanzia la RIMOZIONE delle emozioni traumatizzanti ha anche una funzione benefica di protezione in quanto a quell'età la nostra struttura psichica è ancora debole, gracile e verrebbe sicuramente travolta da pulsioni troppo intense. Si può anche aggiungere che, col procedere dell'esplorazione, gli elementi sgradevoli vanno attenuandosi sempre più fino a scomparire del tutto per lasciare il posto a sensazioni PIACEVOLI e VIVIFICANTI che troveremo in altri sogni interpretati più avanti.

Nota importantissima

So bene che è difficile accettare l'idea che in noi esistono, agiscono e funzionano meccanismi mentali di cui non siamo consapevoli a livello cosciente. Per convincersi che esistono davvero, però, basta pensare ai cosiddetti "comandi post-ipnotici" cioè a quei comandi che l'ipnotizzatore dà al soggetto mentre questo si trova in trance e che vengono eseguiti puntualmente quando il soggetto è uscito dalla trance stessa. Una volta che il soggetto li ha eseguiti, se richiesto del perché li ha eseguiti, per giustificarli troverà sempre dei motivi apparentemente valutati e scelti da lui in modo COSCIENTE. Il motivo vero, tuttavia, è stato un altro cioè il comando post-ipnotico che ha agito in modo INCONSCIO e che è rimasto INCONSCIO.

La psicoterapia basata sulla interpretazione dei sogni mira appunto ad integrare nella coscienza questi contenuti INCONSCI, liberandoci così dalla sterminata serie dei sintomi patologici.

11 ottobre 2008

Sogno n. 3

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Dovevo incontrare dei banditi ed era pericoloso. Per farlo dovevo scendere con un ascensore fino ad un piano molto sotterraneo. Ricordo la sensazione che non ci fosse alcun contatto con la superficie. Forse qualcun altro era andato prima di me. Io mi accingevo a farlo.

Interpretazione

Questo sogno va letto insieme con il n.1 e con la relativa interpretazione. Considerazioni aggiuntive:
L'ascensore compare spesso nei sogni come simbolo del collegamento SOPRA-SOTTO cioè tra la COSCIENZA e l'INCONSCIO. Più avanti vi racconterò dei sogni in cui l'ascensore ha anche altri significati oltre questo.
L'inconscio è percepito come ancora molto lontano, profondo, pericoloso e senza contatti facili con la coscienza.
L'incontro con l'inconscio è sentito ancora come un "dovere", non come un desiderio, un'attrazione spontanea, una decisione convinta.
Nonostante questo, per fortuna del sognatore l'incontro con l'inconscio sta per verificarsi lo stesso.

10 ottobre 2008

Sogno n. 2

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C'era il pericolo del diavolo, del male e dei malefici, soprattutto per i bambini. Per difendersi bisognava tracciare delle croci dappertutto, sulle porte, sulle finestre e sulle aperture. Io le tracciavo di colore bianco. Passavo molto tempo in questa battaglia difensiva, con Satana sempre all'attacco o in agguato. Mi chiedevo se era vita quella trascorsa chiusi dentro casa, sempre a tracciare croci.

Interpretazione

Questo sogno va letto insieme con il n.1 e con la relativa interpretazione. Considerazioni aggiuntive:
L'accenno ai bambini ci permette di capire qual è il contesto temporale del sogno cioè l'infanzia del sognatore.
Qui si vede in azione il classico meccanismo della PROIEZIONE, il male viene localizzato all'esterno cioè nel DIAVOLO anziché nel proprio interno, nelle emozioni-pulsioni considerate cattive. È come se il sognatore si rassicurasse pensando a livello inconscio: "Io sarei buono se non ci fosse quel tanghero lì a tentarmi!".
Compare la magia usata in funzione apotropaica.
Il colore BIANCO-BENE viene contrapposto al NERO-MALE-SATANA.
Importantissimo: se mi passate il bisticcio di parole, nell'inconscio del sognatore c'è la consapevolezza che non è vita quella passata interamente all'interno di un bunker.

9 ottobre 2008

Sogno n. 1

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A casa mia c'è un delinquente che forse è anche drogato. Io voglio mandarlo via, ma ho paura. Ciononostante lo raggiungo nella stanza in cui si trova. Si tratta della stanza in cui stavo quando ero bambino e in cui attualmente lavoro. Non ricordo i particolari, ma la mia paura se ne va e comincio a parlarci. Ho la sensazione che lui cerchi di mantenere un contatto con me. Da parte mia cerco di rassicurarlo circa il modo in cui lui potrà apparire all'esterno, agli occhi degli altri. Adesso mi rendo conto che il suo viso non è poi così brutto né così spaventoso. Tra le altre cose gli dico anche che resterò suo amico.

Interpretazione

Questo sogno è ricchissimo di significati. Analizziamoli uno per uno. Nei sogni la casa rappresenta spesso il simbolo della personalità del sognatore. Il delinquente è la nostra parte "cattiva", quella che infrange le regole e per questo motivo è condannata dalla società. Il drogato aggiunge a questo significato quello dell'essere schiavo e del non potersi liberare. Il sognatore percepisce (attenzione: a livello inconscio) la presenza in sé di questa parte cattiva (attenzione: che "lui" considera cattiva) e vorrebbe liberarsene, ma ha paura. All'inizio dell'analisi sarebbe scappato, ma adesso, avendo accorciato le distanze tra la sua parte luminosa e quella oscura, riesce a superare questa paura. Il luogo in cui avviene l'incontro ci consente di localizzare nel tempo, cioè nell'infanzia, la comparsa della parte oscura che però fa sentire la sua influenza negativa e disturbante anche nella vita presente, in particolare in quella lavorativa del sognatore (la stanza in cui lavora attualmente). A questo punto del sogno la tensione si scioglie, il conflitto interiore scompare perché non c'è più la polarità avversativa, rifiutante. Ora vengono in primo piano le forze attrattive, quelle che cercano il contatto tra le parti che prima erano antagoniste. Quello che prima appariva brutto e spaventoso ora viene visto con la sua vera faccia. Va anche notato che non si verifica una fusione livellatrice delle differenze, quella che porterebbe alla morte entropica. Le due polarità restano distinte e separate, solo che ora esse si cercano per dialogare, per rassicurarsi l'un l'altra e, come se questo non bastasse, per dichiararsi addirittura amicizia.
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Nota

Gli scettici circa la possibilità che i sogni siano interpretabili fanno spesso questa obiezione: "Chi ci assicura che il significato del sogno sia proprio questo? In particolare, chi garantisce che esso rappresenti davvero il risultato positivo prodotto dalla psicoterapia iniziata dal sognatore?".
Risposta. Io non posso fornire questa assicurazione e credo che non potrebbe farlo nessun altro. Mi limito a prendere atto che quel sogno è comparso in una persona che sta seguendo una psicoterapia e che quella stessa persona, in fasi precedenti dell'analisi, aveva fatto i sogni n.2 e n.3 che hanno un significato esattamente opposto a quello del sogno che ho appena finito di interpretare. Chi non è prevenuto non potrà negare un cambiamento che non è azzardato definire "evoluzione". Che, poi, il miglioramento sia da attribuire alla psicoterapia, questo è solo materia di fede quindi indimostrabile in via sperimentale. Questo fatto, però, non mi turba più di tanto dal momento che mi considero un semplice meccanico che ripara qualche guasto qua e là. Non ho alcuna pretesa di scrivere un rigoroso manuale di "Scienza delle costruzioni".

8 ottobre 2008

Premessa

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Il mio progetto e i chiarimenti necessari per partire col piede giusto


Sono uno psicoterapeuta e mi propongo di presentare un campionario di sogni interpretati secondo una chiave non strettamente riconducibile ad una sola, specifica scuola psicologica.

Vi prego di NON inviare sogni da interpretare poiché mi servirò solo del mio archivio personale.

Non mi propongo di avviare un dibattito sulla possibilità o sulla utilità di interpretare i sogni. Per me questo è provato, addirittura scontato. Ciò non toglie, però, che sarò sempre disponibile per fornire chiarimenti a chi è sinceramente interessato a questo argomento e desidera saperne di più.

La mia preoccupazione sarà quella di trattare l'argomento conciliando la serietà professionale con la leggibilità dei testi anche da parte dei non addetti ai lavori. Quindi niente gergo specialistico, niente "psicanalese" ma anche niente "aria fritta divagante" o peggio ancora.

Ho cercato di privilegiare l'arrosto rispetto al fumo e di evitare i toni trionfalistici a proposito dell'efficacia della interpretazione dei sogni nella cura dei disturbi psichici. Nella maggior parte dei casi essa produce effetti benefici, ma qualche volta bisogna prendere atto che è inefficace e riconoscerlo onestamente. Per i miracoli bisogna rivolgersi altrove. Ecco perchè racconterò anche alcuni sogni che hanno preannunciato l'interruzione non concordata della psicoterapia.

Il testo dei sogni è quello redatto dai rispettivi sognatori. Mi sono limitato a correggere qualche piccolo errore di sintassi e a sistemare i tempi dei verbi che spesso, nel raccontare i sogni, vengono messi parte al presente e parte al passato.

Dal momento che i sogni saranno tanti, non è escluso che qualcosa possa sfuggirmi, qua e là. Segnalatemelo, ve ne sarò grato.

Solo in rarissimi casi ho espunto le parti di un sogno che apparivano caotiche e incomprensibili. Questa scelta non è rigorosamente "scientifica", ma la mia intenzione non è quella di scrivere un trattato scientifico. Del resto, le cosiddette "scienze dell'uomo" vanno sempre nominate inserendole tra virgolette per rendere esplicito il fatto che in quel caso il termine "scienza" viene usato in modo improprio.

Ma qui sto già andando verso la speculazione astratta ed io, invece, voglio restare sul terreno "concretissimo" dei sogni.

I sogni che presenterò sono così nitidi, chiari ed essenziali da legittimare il sospetto che siano stati manipolati, aggiustati. Chi dovesse essere sfiorato da questo dubbio tenga presente che, data la mole notevole di sogni in mio possesso, ho potuto scegliere "fior da fiore" scartando tutti i sogni che non fossero "esemplari".

L'interpretazione che io proporrò non sarà l'unica possibile e non è nemmeno detto che sarà quella giusta, sarà solo quella che è venuta in mente a me leggendo o ascoltando un determinato sogno.

Non esiste e non può esistere un dizionario che contenga i significati codificati e immutabili dei simboli onirici. Il significato di un simbolo, infatti, può variare da una cultura all'altra, da un'epoca all'altra, da una persona all'altra e, a volte, anche in una stessa persona in momenti diversi della sua vita. Un esempio per tutti, "illuminante": per chi abita nei paesi della fascia temperata, e ancor di più per gli abitanti delle zone artiche, il Sole è il simbolo della vita per antonomasia. Per le tribù che abitano nel deserto, invece, esso è il simbolo della morte perchè brucia i loro raccolti e fa scomparire l'acqua necessaria alla loro sopravvivenza.

Prima di rendere pubblici i sogni di cui parlerò ho chiesto ai rispettivi sognatori il permesso di usare il loro materiale onirico impegnandomi ad eliminare tutti gli elementi che potrebbero rendere riconoscibile il sognatore.

Tranne poche eccezioni, i sogni di cui parlerò sono stati fatti dai miei pazienti.

Le interpretazioni che proporrò potranno risultare utili a diversi tipi di persone: agli studenti di psicologia; agli psicoterapeuti all'inizio della loro professione che desiderano farsi le ossa sul campo dopo l'indigestione di teoria fatta all'università; a tutti quelli che sono attirati dalla prospettiva di dare almeno uno sguardo fugace su quel mondo nascosto e ignorato dai più che si esprime per mezzo dei sogni.

Mi auguro, soprattutto, che queste interpretazioni possano lasciar intravedere la quantità incredibile di ricchezze e di risorse, per lo più inutilizzate, che sono nascoste laggiù, dentro di noi. Detto questo, però, voglio anche aggiungere che non mi piacciono le mitizzazioni irrazionali dell'inconscio che sono così in voga oggi, ma non solo. Anche in questo campo la stella polare che può guidare il nostro cammino è rappresentata dall'EQUILIBRIO.

Non tutti i sogni si prestano all'interpretazione. Molti di essi restano indecifrabili o a causa delle classiche "resistenze" o per motivi intrinseci e sconosciuti. Tolti questi sogni "muti", però, quello che resta è ancora tantissimo e non è il caso di buttarlo via, credetemi!

Spero non vi siate annoiati troppo nel leggere tutte queste precisazioni, ma erano necessarie perchè i sogni rappresentano un argomento molto delicato quando se ne vuole parlare in modo serio e professionale, specialmente su un sito web. Certo, dei sogni si può parlare anche per suggerire il modo migliore di giocare i numeri al lotto, ma non è esattamente questo il mio proposito. Si era capito? :-)