13 dicembre 2008

Sogno n. 39

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Dentro un pozzo che mi apparteneva scoprivo una stanza o qualcosa del genere. La stanza era stata ricavata nella parte superiore del pozzo, a livello terra. Dentro c'era qualcosa di prezioso. Mi proponevo di entrare per prendere questo qualcosa superando i problemi rappresentati dal fatto che sotto la stanza c'era il vuoto. Cercavo di entrare risolvendo il problema del pericolo. Avevo un atteggiamento positivo e direi che lo era tutta la situazione, sia pure con qualche perplessità.
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Interpretazione

È molto interessante confrontare questo sogno con il n. 20 dal momento che entrambi sono stati fatti dalla stessa persona. È facile notare la differenza che esiste tra i due sogni:

- Nel primo caso le RISORSE (lingotti d'oro) ci sono, ma stanno laggiù in fondo (nell'inconscio); il pozzo è stretto e non si può passare; per arrivare ad impossessarsene bisognerà compiere un faticoso lavoro di scavo dei gradini.
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- In questo sogno invece le RISORSE (le cose preziose) stanno a livello terra quindi sono immediatamente accessibili e fruibili. C'è un pericolo (il vuoto), ma viene affrontato con decisione, sicurezza e spirito positivo. C'è anche una sensazione che invece mancava nell'altro sogno: il sognatore è consapevole che quelle risorse gli appartengono, sono sue.

In entrambi i sogni, poi, c'è il pozzo cioè un tramite che collega il SOTTO (inconscio) con il SOPRA (coscienza).

Dal pozzo si attinge acqua come dall'inconscio si attingono emozioni. Del resto l'equivalenza ACQUA = EMOZIONI è ben nota a chi interpreta i sogni.

I comportamenti messi in atto dal sognatore nella vita reale ed anche le sensazioni che provava da sveglio confermarono la giustezza di questa interpretazione: prima del sogno era sfiduciato e pessimista, dopo invece diceva: "Sento che ce la posso fare".

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