30 luglio 2009

Sogno n. 85

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Volevo cambiare le lenti dei miei occhiali, ma in seguito mi rendevo conto che questo non era sufficiente in quanto era da cambiare anche la montatura. Infatti era arrugginita, pesante, insomma inservibile.

Interpretazione

La persona che ha fatto questo sogno si rende conto che il suo modo di vedere il mondo, le cose e gli uomini ha bisogno di essere modificato. All'inizio crede che sia sufficiente una revisione parziale. Dopo, invece, capisce che questo non basta, è necessario cambiare proprio tutto, a cominciare dalle strutture portanti (montatura) della sua filosofia di vita. I tre aggettivi usati per descrivere la montatura rendono perfettamente l'idea: arrugginita, pesante, inservibile.
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Il lettore potrebbe essere indotto a pensare che la RADICALITÀ del cambiamento sia necessaria sempre, in ogni caso, ma non è così perché le persone sono diverse e ognuna ha i propri problemi. Anche quando il "tema" è lo stesso, le variazioni sul tema sono praticamente infinite per cui non esistono due casi perfettamente identici.

Aggiungo una considerazione: quando si dice che l'inconscio possiede una sua intelligenza che spesso è superiore a quella che usiamo a livello cosciente, ci si riferisce alla capacità che esso possiede di vedere aspetti della nostra personalità che sfuggono del tutto all’altra intelligenza, quella caratterizzata dalla consapevolezza cosciente. Il sogno che ho appena interpretato ne è la prova evidente: l'intelligenza cosciente della persona in questione avrebbe rifiutato in modo deciso ogni mio tentativo di dimostrare che c'era qualcosa da cambiare nel suo modo di vedere le cose. E lo avrebbe rifiutato perché era convintissima di possedere le idee giuste su tutto. A livello inconscio, invece, si rendeva conto che non era vero e che nella sua filosofia di vita c'era da rivedere un po' tutto.

Quando dal proprio inconscio arrivano messaggi di questo tipo è difficile continuare ad opporsi dicendo: "Non è vero, io non sono fatto così". Infatti risulta facile, anzi addirittura istintivo rifiutare una valutazione del nostro comportamento fatta da altre persone. Meno facile rifiutare la valutazione che proviene dal nostro stesso interno. Uno dei maggiori vantaggi della psicoterapia basata sull’interpretazione dei sogni consiste appunto in questo.
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Intendiamoci, con questo non voglio dire che l’interpretazione di un sogno non debba superare le solite difese. Voglio solo dire che queste risultano inferiori quando il messaggio arriva dal nostro stesso interno anziché da una persona esterna a noi. L’interpretazione più efficace sul piano dei risultati, infatti, è quella trovata dal paziente stesso e condivisa dall’analista.

27 luglio 2009

Sogno n. 84

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Navigo su un gommone lungo la strada che conduce all'ufficio del mio ex marito. Sono sola ed ho paura di non saper guidare il gommone dal momento che non l'ho mai fatto prima, però vado avanti lo stesso.

Interpretazione

Non è la prima volta che incontriamo questo timore di non riuscire a GUIDARE le emozioni, ma riferisco ugualmente questo sogno per dare un saggio della inesauribile capacità del nostro inconscio di creare sempre nuove immagini. In seguito ne riferirò anche altri, sempre con lo stesso scopo.
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In questo caso le emozioni (acqua) destano dei timori, ma la situazione della sognatrice non è drammatica in quanto riesce ancora a restare a galla. Si tratta del suo rapporto con l'ex marito, che solo adesso viene riesaminato. Il lato positivo è rappresentato dal fatto che lei non fugge, ma va avanti lo stesso.

18 luglio 2009

Sogno n. 83

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Metto in funzione la lavatrice, ma lo sportello si apre e l'acqua inonda la cucina. Mi dispiace, ma penso anche che è una fortuna che non abbia inondato pure gli altri pavimenti della casa.

Interpretazione

Tutto quello che si riferisce all'operazione del "lavare" è riconducibile alla psicoterapia in quanto questa viene spesso vissuta come un eliminare lo "sporco" che sentiamo di avere dentro.
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Una volta che si è deciso di compiere questa operazione (iniziare una psicoterapia), compare il desiderio che essa si mantenga entro i confini ben delimitati della lavatrice-analisi. Aspettativa che nel caso in questione viene invece delusa. La situazione resta comunque ancora gestibile in quanto l'effetto spiacevole, sporcante è limitato alla sola cucina, il resto della casa (personalità) rimane pulito.
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L'elemento che sporca è l'acqua cioè le emozioni che emergono nel corso della psicoterapia.
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Possiamo aggiungere che la scena si svolge in CUCINA cioè la stanza che una volta era il regno della MADRE (la sognatrice non appartiene alle ultime generazioni), pertanto possiamo presumere che questo SPORCO sia in qualche modo collegabile alle emozioni da lei provate nei confronti della madre. Nel seguito dell'analisi, infatti, lei ricordò il pensiero che le attraversò la mente il giorno in cui si svolsero i funerali della madre: "Finalmente sono io la protagonista". Possiamo ben immaginare quali terribili sensi di colpa avesse potuto scatenare questo pensiero. Per proteggersi da questi sensi di colpa la sognatrice era ricorsa alla “rimozione” che apparentemente li aveva fatti sparire, ma in realtà loro erano rimasti dentro di lei e coglievano ogni occasione per riaffiorare, sotto forma mascherata, anche per i motivi più futili. Solo l’analisi le permise di liberarsene risalendo alla loro prima radice.
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Permettetemi di aggiungere un commento poco professionale a questa interpretazione: “Con tanti saluti a chi non crede all’esistenza del complesso edipico femminile!". Da Jung detto "complesso di "Elettra”.

12 luglio 2009

Sogno n 82

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Cado ed ho il timore che la caduta abbia provocato la rottura del mio anello, invece mi accorgo che è diventato più bello di prima perché adesso è formato di pezzi che sono snodabili, non è più rigido come prima. Provo un grande sollievo.

Interpretazione
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L'anello è un simbolo della femminilità sia in senso lato che in senso anatomico. Nell'anello infatti si infila il dito che è un evidente simbolo fallico.
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Durante la seduta la sognatrice ha fatto questa associazione: CADUTA = Sessualità vissuta come PECCATO.
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In questo caso particolare il rapporto sessuale che la donna aveva avuto nella vita reale non aveva confermato i timori che lei aveva in precedenza, anzi aveva fatto diventare la sua femminilità più bella e meno ingessata (rigida). Ma non va sempre così bene. Può infatti succedere che, una volta consumato il rapporto, scattino e permangano forti sensi di colpa.
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Altre volte invece ci si può astenere totalmente dall'avere rapporti sessuali e per sfuggire alla tentazione si può ricorrere anche a stratagemmi difensivi davvero singolari come quello di diventare esageratamente obesa in modo da diventare NON DESIDERABILE sessualmente e così non correre rischi. Può succedere anche questo e almeno in un caso a mia conoscenza è effettivamente successo.

6 luglio 2009

Sogno n. 81

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Il padre del mio ragazzo mi porta in regalo un cesto di melograne. Io ne prendo 3 che sono bianche cioè non mature mentre quella che mi sceglie lui è bella rossa. Quando me ne accorgo cerco di raggiungerlo, ma non ci riesco perché lui è già lontano.
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Interpretazione
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Nella vita reale questa donna ha avuto 3 partner che, in un modo o nell'altro, ha conosciuto per il tramite di suo padre.
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Il frutto del melograno è pieno di SEMI perciò si presta bene ad essere uno dei simbolo della fecondità, come l’umanità sa bene fin dai tempi più antichi.
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Il padre del suo ragazzo potrebbe essere una forma mascherata del padre della donna. Se questa ipotesi fosse esatta (per questo ho usato il condizionale), il sogno rappresenterebbe in forma molto poetica un complesso di Edipo che comincia ad emergere e che, proprio per questo, ha bisogno di ricorrere al massimo della mimetizzazione.
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I tre partners avuti fino a quel momento erano BIANCHI, IMMATURI, INSIPIDI. Il rapporto VERO, MATURO, PROFUMATO (melograna bella rossa) è solo quello con il padre il quale, però, non c'è più (è morto).

Uno dei motivi principali della forte resistenza che nel pubblico incontra l’interpretazione dei sogni in chiave psicoanalitica sta proprio qui, nel concetto espresso dal complesso di Edipo o dal suo equivalente femminile.