6 gennaio 2010

Sogno n. 110

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Dall'appartamento adiacente al mio si affaccia una negra che comincia a parlare male dei precedenti inquilini e lo fa in un modo molto risentito insultandoli quanto più le è possibile.
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Io li difendo altrettanto animatamente perché so che si tratta di persone oneste e serie. Sento salire dentro di me l'indignazione e dico alla donna che, se c'è qualcuno da biasimare, sono proprio quelli della sua razza, ladri, sporchi, puzzolenti e rumorosi.
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È la prima volta che faccio uscire quello che sento cioè indignazione e rabbia, però quella lì mi ci ha proprio costretto.
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Interpretazione

La donna bianca (la sognatrice) è la coscienza. La donna negra rappresenta quella parte di noi che Jung chiamava OMBRA cioè la nostra parte negativa, quella che contiene i nostri difetti e i nostri limiti. È questa la ragione per la quale non vorremmo vederla e ci riesce difficile riconoscerla come una parte che ci appartiene. Anzi, la nostra prima reazione è quella indicata in questo sogno, teniamo assolutamente a distinguerci da quel concentrato di negatività.
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L’Ombra è una delle prime figure che si incontrano quando si intraprende il percorso che porta ad una migliore conoscenza della nostra componente profonda. Anche se all’inizio riesce difficile accettare l’idea, solo quando diventiamo capaci di riconoscerle un posto dentro di noi possiamo superarla e utilizzare per fini positivi l’enorme quantità di energia che invece di solito sperperiamo per difenderci da essa.
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Possiamo notare, infine, che in questo sogno l'Ombra è molto vicina alla parte cosciente in quanto l'appartamento della negra è ADIACENTE a quello della sognatrice. Significa che la strada da percorrere per arrivare alla integrazione dell'Ombra non è molta.

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