27 aprile 2010

Sogno n. 125

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Pensavo che l'Italia, grazie ad una politica di collaborazione con i paesi arabi, avrebbe potuto ottenere in concessione da loro un territorio nell' Africa del Nord. In questo modo avremmo potuto riparlare di Impero. La cosa però non mi convinceva molto, era eccessiva, pericolosa, forse anche offensiva. Del resto pensavo alla Francia e mi dicevo che si poteva essere grandi anche essendo una Repubblica senza Impero.
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Interpretazione
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Ho già detto in un'altra occasione che nei sogni l'Africa è spesso un simbolo dell'inconscio. La prima parte del sogno esprime allora un atteggiamento assunto molto di frequente dalla nostra parte razionale-cosciente nei confronti dell'inconscio: lo si vuole colonizzare, lo si considera terra di selvaggi nella quale bisogna portare la civiltà.
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La seconda parte del sogno invece vede la comparsa dell'atteggiamento opposto, il sognatore si rende conto che questa pretesa è eccessiva, pericolosa e offensiva sia per l'inconscio che per la coscienza. Capisce cioè che si può essere grandi anche rinunciando alle velleità di dominio imperialistico sull'inconscio.
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Questa acquisizione è la "conditio sine qua non" per dare inizio a un vero atteggiamento collaborativo nei confronti dell'inconscio, l'unico che produca risultati positivi e concreti.
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Molto spesso i pazienti credono che la comunicazione con il loro inconscio debba essere costruita facendo ricorso alla VOLONTÀ e all'impegno consapevole. Niente di più errato! Questo è proprio il modo più sicuro per andare incontro alla delusione e alla frustrazione. L'unica cosa che invece possiamo fare per agevolare l'arrivo dei messaggi dall'inconscio tramite i sogni è porci in un atteggiamento di ATTESA e di CURIOSITÀ per quello che prima o poi arriverà di sicuro.

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