10 settembre 2010

Sogno n. 143

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Mi rendevo conto che per me era un grosso problema affrontare le persone alle quali devo chiedere di pagarmi la parcella. Mi sembra di avere anche pensato che era questo che mi rendeva difficile esercitare la mia professione. Nel sogno, però, c'era anche l'idea che potevo intervenire per modificare attivamente questa situazione. Mi dicevo, infatti, che bastava lavorare bene: in questo modo i miei clienti sarebbero stati contenti di pagare, di modo che sarebbero stati loro a cercarmi, così non avrei dovuto affrontarli.

Interpretazione
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Il sognatore si rende conto che può migliorare il modo in cui lavora e superare i patemi d’animo che deve sopportare nel momento in cui si decide a chiedere la parcella ai suoi clienti. Questo paziente infatti aveva due problemi nella vita reale: 1) Lavorava in modo poco efficiente. 2) Mancava di grinta, per cui preferiva perdere i soldi che un cliente gli doveva piuttosto che essere costretto ad affrontarlo per reclamare quanto gli spettava. Nel raccontare il sogno usa proprio il verbo “affrontare” che significa scontrarsi, combattere, sfidare. L’azione del chiedere la parcella ai clienti, anziché apparirgli ovvia e scontata, evocava in lui le sensazioni proprie del conflitto.

Aveva una considerazione così scarsa di se stesso che pensava di dover dire grazie a chi si degnava di pagarlo. Questo era vero a tal punto che spesso, senza nemmeno esserne richiesto, concedeva spontaneamente uno sconto sulla somma dovuta dal cliente.

Accettava fatalisticamente questa situazione come se fosse scontato che non poteva fare niente per modificarla. Di più, l'idea che qualcosa potesse essere fatta in tal senso non lo sfiorava neppure.

Adesso invece in lui comincia a farsi strada l'idea che esiste anche un'altra possibilità oltre quella di accettare la situazione passivamente. Si rende conto di possedere il mezzo per MODIFICARLA ATTIVAMENTE: basta lavorare bene perché a quel punto saranno gli stessi clienti a cercarlo e a pagarlo volentieri.

Questa è la parte positiva del sogno. Quella negativa sta nel fatto che il lavorare bene viene visto non come una cosa utile e piacevole per se stessa, quindi da perseguire in quanto tale, ma solo per risparmiarsi lo sgradito compito di “affrontare” i clienti. Il punto essenziale, comunque, è che il paziente si sia reso conto che possiede i mezzi per modificare gli atteggiamenti nei confronti della vita che non gli piacciono più.

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