16 ottobre 2010

Sogno n. 149

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Sto in una casa molto luminosa. Ho l'età attuale. Dal piano terra, in cui mi trovo io, si può vedere il piano superiore dove sta mia moglie. Tra i due piani c'è una scala la cui costruzione non è mai stata completata, nel senso che parte dal piano terra ma non arriva fino al piano dove sta mia moglie. Inoltre sembra che sia bloccata nella parte in alto. Anche volendo non si può arrivare al piano superiore. Non desidero raggiungere mia moglie. Non c'è alcun tipo di comunicazione tra di noi. Sono stupito per l'intensità della luce che c'è nella stanza.

Interpretazione

Ecco la fotografia perfetta di un certo tipo di rapporto matrimoniale caratterizzato dalla mancanza totale di comunicazione tra i coniugi ed anche dal predominio della moglie sul marito. Infatti lei sta in alto, lui sta in basso e per due volte definisce SUPERIORE il piano in cui si trova lei.
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Il sogno dice anche che il marito ha provato a stabilire un contatto (la scala parte dal basso cioè da dove si trova lui), ma il tentativo si è risolto in un completo insuccesso (la scala è non solo incompleta, ma addirittura bloccata e i due non si parlano nemmeno da lontano). Oramai lui non ha più nessun desiderio di fare altri tentativi di raggiungere la moglie.
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Il sogno non dice invece quali siano le cause che hanno prodotto una situazione del genere. Bisognerà attendere altri sogni che ne chiariscano i motivi.
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L'intensità della luce sta ad indicare la chiara evidenza con la quale a livello profondo lui si rende conto del particolare tipo di rapporto che oramai esiste tra loro due.
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Interessante notare che nella vita reale lui è stato sempre convinto di essere quello che a casa "ha le palle" (espressione sua). In effetti è proprio così, ma dalle riflessioni stimolate dal sogno è emerso questo: per evitare le discussioni senza fine con la moglie, lui da molto tempo le lascia campo libero e questo fatto ha indotto lei ad occupare lo spazio lasciato vuoto dal marito. L'abbandono del campo non è stato quindi determinato da una debolezza o da una paura, ma dal semplice desiderio di tranquillità. Il guaio però è che l'effetto finale resta identico a quello prodotto da una eventuale debolezza o paura: adesso la moglie sta SOPRA e lui SOTTO.
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Consentitemi per l’ennesiama volta di approfittare dell'occasione che mi offre questo sogno per sottolineare il vantaggio senza pari offerto dal lavorare sui sogni durante una psicoterapia. Se non ci fosse stato questo sogno, infatti, il mio paziente avrebbe continuato ad essere convinto che il suo comportamento verso la moglie era quello più appropriato in quanto gli consentiva di procurarsi quel minimo di tranquillità di cui aveva bisogno per continuare a vivere. Senza questo sogno non si sarebbe mai reso conto di quale prezzo finiva per pagare pur di assicurarsi la tranquillità.
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Questo sogno (come gli altri, del resto) dimostra che la parte inconscia del nostro cervello molto spesso vede e capisce anche quello che invece sfugge alla parte cosciente diurna. Ecco perché ci converrebbe utilizzare sempre anche questa "marcia in più" che possediamo. Converrebe ai pazienti per guarire e agli psicoterapeuti per aiutare i pazienti a guarire. Ma risulterebbe utile anche alle persone cosiddette "sane" per conoscersi meglio e per raggiungere il giusto equilibrio interno. Insomma, "La miniera d'oro dei sogni…. interpretati". Mi ripeto? Sì, ma credo ne valga la pena.

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