22 dicembre 2010

Sogno n. 159

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Mio zio mi faceva notare che i muri di casa erano pericolanti. Mi chiedevo se, invece di demolire il tutto, si sarebbe potuta costruire una fascia di sostegno a mezza altezza con tondini di ferro e cemento. Questa fascia sarebbe stata orizzontale, ma pensavo di farne anche un'altra verticale. Mi chiedevo come avrei potuto collegarle: avrei potuto lasciare degli spuntoni di ferro sulla fascia orizzontale e poi collegare quella verticale a questi spuntoni.

Poi mi chiedevo se la gabbia di cemento e ferro che sarebbe risultata da questa riparazione avrebbe prodotto radiazioni pericolose per le persone.
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Interpretazione
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Poiché il sognatore non si rende conto di avere una personalità instabile e insicura, ha bisogno che sia qualcun altro (l’analista?) a richiamare la sua attenzione sul pericolo incombente che, peraltro, dopo l'avvertimento viene riconosciuto subito.

A questo punto si pone il problema del "cosa fare". Demolirla e ricostruire tutto da capo? Il sognatore ritiene che non ce ne sia bisogno in quanto può essere sufficiente un intervento che si limiti a consolidare il tutto. Ma ha anche il dubbio che questo intervento possa produrre effetti dannosi sui contenuti della psiche. In altre parole, sa che deve intervenire, ma ha ancora delle perplessità sul come farlo senza produrre effetti dannosi per le persone che lo circondano.

16 dicembre 2010

Sogno n. 158

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Da un po' di tempo, tra me ed un collega di lavoro sta nascendo una certa attrazione fisica. Ho un grande desiderio di baciarlo, ma ho anche paura che la cosa non finisca lì e vada oltre. Quello che soprattutto desidero da lui è che cada ai miei piedi, perdutamente innamorato, ma ho la sensazione che tutto questo non accadrà, anzi ho paura che sarò io a cedere e che non otterrò la sua sottomissione totale. Ma l'inevitabile accade, anche perché sono giorni che lo stuzzico. Ci troviamo lungo le sponde di un fosso dalle acque molto inquinate e di colore marrone. Lui inizia a baciarmi ed io ricambio molto ardentemente. La situazione si infuoca, sto provando un piacere paradisiaco, le sue avances diventano sempre più pressanti e il mio corpo mi tradisce, anche se la mente mi suggerisce di non cedere.
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Però sento che i suoi modi stanno diventando aggressivi e la cosa mi infastidisce. Ho una gran voglia di fare l'amore, ma ho paura di perdere il controllo del gioco. Infatti la situazione precipita, lui mi spinge bruscamente a terra, mi strappa il vestito di dosso e mi penetra. La cosa non mi dispiace, ma avrei preferito fosse accaduta in un'atmosfera più romantica, sento di avere perso definitivamente il controllo della situazione. Sapevo che sarebbe andata a finire così. In fatto di sesso gli uomini perdono sempre la testa e, siccome sono forti fisicamente, noi donne non riusciamo ad opporci.
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Interpretazione


Il sogno continua con altre vicende che tralascio perché non sono di interesse generale. Nella parte qui riportata possiamo rilevare due elementi importanti e abbastanza frequenti:
  • la sensazione di debolezza fisica e di impotenza che alcune donne provano nei confronti dell'uomo
  • il conseguente desiderio di "rifarsi" usando la seduzione ed il sesso come strumento di potere per ridurre l'uomo ai loro piedi.

Questa sensazione di impotenza viene stupendamente descritta da Marie Cardinal nel suo libro "Le parole per dirlo", in particolare quando scrive: "Quale donna può impedire a un uomo, che intende davvero farlo, di penetrarla e di deporre dentro di lei il suo seme estraneo? Nessuna".

Ma c'è una importante differenza tra l'atteggiamento descritto dalla Cardinal e quello della sognatrice: il primo si riferisce ad un rapporto sessuale SUBITO, il secondo invece si riferisce ad un rapporto sessuale DESIDERATO che però viene rifiutato solo in quanto "fa perdere il controllo del gioco e della situazione".

Le acque del fosso sono molto INQUINATE e di colore MARRONE (cioè sono sporche): sta a significare che la sognatrice percepisce come proibiti e peccaminosi i desideri che prova e la situazione nel suo complesso.

Il desiderio di "rifarsi" usando la seduzione ed il sesso come strumento di potere potrebbe anche derivare dalla classica invidia del pene, ma durante l'analisi di questa paziente non è comparso alcun elemento per avvalorare questa ipotesi. Per lo meno fino al momento in cui è stato fatto questo sogno.

8 dicembre 2010

Sogni n. 157

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So che devo partire per un lungo viaggio, ma non voglio andare da sola. Sento salire l'ansia e ho voglia di piangere. Scongiuro mio marito di accompagnarmi nel viaggio insieme con la nostra bambina, ma lui mi guarda di traverso, è molto scocciato, mi dice di non fare tante storie e di partire, tanto lui non mi accompagnerà. È come se pensasse che questo viaggio sarà un'impresa facile, come se da casa mia dovessi semplicemente raggiungere la piazza vicina, ma io so che sarà molto dura, come un viaggio senza ritorno. Mi sento sola, abbandonata e tradita nella mia fiducia. Lui non capisce la portata di quello che mi accingo a fare.

Interpretazione

La donna che ha fatto questo sogno, pur essendo sposata e con una figlia, è profondamente immatura. L'analisi che sta seguendo le si prospetta come un'impresa difficile e impegnativa che produrrà cambiamenti decisivi nella propria personalità. Sente soprattutto che dovrà dire un addio definitivo cioè senza ritorno al suo modo infantile di vivere e questo la spaventa, le fa crescere dentro l'ansia.

Una componente essenziale della immaturità è rappresentata dalla sensazione che le forze di cui disponiamo sono insufficienti per il compito che siamo chiamati ad assolvere (in questo caso, il viaggio-cambiamento indotto dall'analisi). Questa sensazione, a sua volta, produce il bisogno di appoggiarci a qualcuno che ci dia sostegno, aiuto, conforto e comprensione. Se tutto questo ci viene negato dalle persone sulle quali facevamo affidamento, ci sentiamo abbandonati, traditi e soli.

In casi come questo, l'abbandono dell'infanzia viene vissuto come un trauma, come una perdita secca e non si è consapevoli del prezzo enorme che invece bisogna pagare per prolungare la permanenza nel "giardinetto", vale a dire la mancanza di autonomia e di liberà, per non parlare dell'autostima che si riduce praticamente a zero.

2 dicembre 2010

Sogno n. 156

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Sono seduta sul sedile posteriore di una macchina. Sono vestita da sposa e sto andando in chiesa per sposarmi. Vicino a me ci sono un bambino e la sua governante.

Interpretazione

Il sogno è molto breve, ma è ricco di significato per il futuro della sognatrice che nella realtà sta per sposarsi: a livello inconscio lei si rende conto che il futuro marito è immaturo a tal punto (il bambino) che per lui dovrà essere una governante anziché una moglie.

Il problema consiste nel fatto che lei è molto innamorata di quell'uomo e l'amore, si sa, rende ciechi. La conseguenza è che a livello cosciente rifiuta di prendere in considerazione questa caratteristica del suo fidanzato e vuole sposarlo lo stesso. L'inconscio però le presenta una fotografia esatta della situazione.

Questo sogno non è di una mia paziente, ma di una donna che conosco e che me lo ha raccontato. Gli anni successivi al sogno hanno purtroppo dimostrato che l’inconscio aveva visto giusto.