29 agosto 2011

Sogno n. 191


Incontravo uno che ai vecchi tempi era stato un comunista. Notavo che adesso era diventato trattabile, disponibile e attribuivo ciò al fatto che poteva aver seguito una psicoterapia oppure che avrebbe potuto farlo in futuro. Ci scambiavamo informazioni. C'era questo senso della novità dell'ammorbidimento e della maggiore disponibilità reciproca, entrambi dovuti alla psicoterapia. 

Interpretazione

Fino a che non prendiamo contatto con le nostre parti "cattive" viviamo con la convinzione che il MALE stia solo nel mondo esterno e su di esso scarichiamo tutta la nostra capacità di condanna. In questo modo ci procuriamo la gratificante sensazione di essere BUONI e BRAVI, NOBILI e GIUSTI.

Finché persistiamo nel proiettare il male all’esterno, nei sogni abbondano le coppie dei contrari in cui i due poli sono caratterizzati in modo netto e inequivocabile:

  • Delinquente-Poliziotto
  • Prostituta-Madonna
  • Strega-Fata
  • Comunista-Fascista (per le persone di destra) 
  • Fascista-Comunista (per le persone di sinistra) 
  • Zingaro-Cittadino che rispetta le leggi, lavora e paga le tasse, ecc.
             
In tutti questi casi si ragiona per stereotipi, si è intolleranti, spesso inclini al fanatismo e alle soluzioni violente. Il mondo viene visto in bianco e nero.

A volte anche chi dichiara di essere un non violento può appartenere a questo gruppo di persone. Potete riconoscerlo dalla violenza con la quale afferma e dichiara la sua non violenza. Basta un nonnulla e subito scompare la sottile mano di vernice che nasconde la sua aggressività di fondo.

La psicoterapia, invece, permette di avvicinare i due poli contrapposti. A quel punto allora si scopre quello che ha sognato questo paziente: l'ex nemico ora è diventato TRATTABILE, DISPONIBILE e con lui SI SCAMBIANO INFORMAZIONI. Vale a dire che si passa dal conflitto interiore tra le parti BUONE-CATTIVE alla loro collaborazione, dalla dispersione delle energie al loro recupero per fini utili e piacevoli.

2 agosto 2011

Sogno n. 190


Avevo traslocato in un attico nuovo, bellissimo, pieno di luce e di mobili laccati, ma mi ritrovavo a girare per le stanze della vecchia casa, vuote e scalcinate. Mi meravigliavo nel constatare che provavo rimpianto e nostalgia per quei luoghi.

Interpretazione

Può sembrare strano, ma questa nostalgia per la vecchia personalità (la casa in cui abitavamo precedentemente) compare quasi sempre nel corso di una psicoterapia quando inizia il cambiamento in positivo (l'attico nuovo e bellissimo). Nonostante tutto, restiamo attaccati a quel modo di vivere che pure ci ha fatto soffrire.

A pensarci bene, si può anche capire perché questo avvenga: a parte i vantaggi secondari che ci ha procurato la nostra nevrosi (attenzione, cure, affetto), stiamo per separarci da un lungo periodo della nostra vita e anche questa è una perdita, un lutto che ha bisogno di essere elaborato.

Per capire meglio questo stato d'animo proviamo a pensare a quelle persone (ce ne sono) che conservano come ricordo l'ingessatura che li ha immobilizzati per molti mesi. Quel gesso è sicuramente associato a sensazioni sgradevoli come la rigidità dell'armatura, l'impossibilità di muoversi e di grattarsi nel punto che prude, ecc. ma su quel gesso ci sono anche le firme degli amici che premurosi sono venuti a trovarci per tenerci compagnia. Quel gesso ci ricorda un periodo in cui chi ci vuole bene si prendeva cura di noi in modo particolare e ci riservava un’attenzione speciale.

Tolto il gesso torniamo nel mucchio dei tanti che devono "scarpinare" senza avere la luce dei riflettori concentrata su di loro. Per qualcuno, poi, non si tratta nemmeno di "tornare" nel mucchio, ma di entrarci per la prima volta (vedere sogno n. 179).

Come se non bastassero le normali "resistenze", anche questo fattore contribuisce a prolungare la durata di una psicoterapia.