16 novembre 2011

Sogno n. 202

 
.... Quando torno nella cameretta di mia figlia guardo attraverso i vetri della finestra e sento passare a bassissima quota un aeroplano il cui pilota dice, attraverso un altoparlante, di avere grosse difficoltà che lo costringeranno ad atterrare. Io sono preoccupata all'idea che questo atterraggio si trasformi in una catastrofe.


Guardo verso l'orizzonte e nel cielo vedo delle luci saettare dal basso verso l'alto e capisco che si tratta della contraerea serba (nota mia: il sogno è stato fatto al tempo della guerra in Serbia). Allora sono terrorizzata poiché capisco che la guerra è così vicina che prima o poi coinvolgerà anche noi.

Interpretazione

Prima dell’analisi la paziente aveva dentro di sé l'immagine paterna che si costruiscono i bambini per sentirsi protetti e al sicuro cioè l’immagine del gigante forte, buono, coraggioso, che vince sempre tutti. È bene precisare però che si trattava di un'immagine soltanto immaginata-desiderata in quanto il padre reale era ben lungi dall'assomigliare al modello che aveva costruito la figlia bambina. Anzi, l'immagine era tanto più perfetta proprio in quanto doveva compensare la delusione sofferta nella realtà.

Il padre che sovrastava tutti per forza e coraggio, nel sogno è rappresentato dal pilota cioè da un uomo che vola sopra gli altri, che sta lassù in alto. Adesso però la paziente sente che questa figura paterna fortemente idealizzata sta per crollare. Di solito, nella vita della maggioranza delle persone il ridimensionamento della figura del padre avviene per gradi, senza traumi, mano a mano che si cresce, e al massimo produce della delusione. Quando invece nell’infanzia abbiamo usato la figura del padre per proteggerci da tempeste emotive particolarmente forti, il suo ridimensionamento che compiamo da adulti viene vissuto come una CADUTA, come una catastrofe perché all’improvviso viene a mancare la DIGA-DIFESA che ci aveva protetto.

Nel caso specifico di questo sogno, la caduta-scomparsa della diga-difesa dà l'avvio allo scatenarsi della guerra cioè al conflitto tra le emozioni non più trattenute dalla rimozione. La paziente costruisce lo scenario drammatico utilizzando le notizie prese dalla situazione internazionale che al momento del sogno era una situazione di guerra in atto. E c’è anche la sensazione che il pericolo si stia avvicinando e coinvolga sia la madre che la figlia.

I colpi della contraerea possono essere stati utilizzati dalla sognatrice per rappresentare un ambiente di guerra oppure anche per indicare emozioni violente che partono dal basso (il suo inconscio) e sono dirette lassù, in alto, dove vola il pilota-padre. Voi direte: "Ma come, il padre non era la sua diga-protezione, e adesso gli spara contro?". Nella psiche le cose non sono mai semplici, lineari e logiche. Se lo fossero io sarei... disoccupato. Allora viva la psiche!  :-)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Continuo a leggerla estasiato! :) Luca

oneiros ha detto...

Caro Luca,

grazie, ma "estasiato" non è un po' troppo?

Per fortuna c'è lo smiling! :-)

Ciao, Romano.