15 gennaio 2012

Sogno n. 209


Ricevo e pubblico:


Buongiorno Dottore,

mi chiamo E.... e ho 28 anni. Chiaramente ti scrivo perché vorrei avere l'interpretazione di questo sogno che ho fatto alcuni mesi fa e che mi ha molto colpito. Voglio specificare che non mi piacciono i film horror! Ti ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrai dare e ti faccio i complimenti per l'idea del sito onirico.

Sono a casa mia, in cucina, e c'è un uomo molto grande e grosso. Io ho la certezza che mi voglia fare molto male quindi scappo. La fuga è impacciata perché siamo in una stanza e posso solamente girare intorno al tavolo o mettere dei piccoli mobili tra me e lui. Allora decido di affrontarlo e lo colpisco con un coltello grande e appuntito ma, siccome sono nel panico, all'inizio non lo colpisco nemmeno. Poi riesco a fare affondare la lama nel suo torace, sento la sensazione del coltello che entra nella carne, proprio dove c'è il cuore, ma lui quasi non se ne accorge e continua ad inseguirmi. 

A questo punto capisco che, se lo voglio sconfiggere, devo capire il suo punto debole e per fare questo mi devo calmare. E capisco che il suo punto debole sono gli occhi. Infilo la punta del coltello prima in un occhio e poi nell'altro estraendo il bulbo oculare, poi traccio una croce sulle orbite vuote. Adesso sono salva!

Interpretazione

Mi rendo conto che piacerebbe a tutti capire quali sono i propri problemi grazie a un solo sogno interpretato in modo adeguato, ma purtroppo questo non è possibile. Per arrivare ad un risultato di questo tipo ci vuole un lavoro sui sogni sistematico e continuo.

Da questo unico sogno si può rilevare soltanto la presenza in te di un rapporto molto, molto conflittuale con la figura maschile. Non so dirti di più. Fossi in te ricercherei le cause di questo problema che sicuramente non facilita la tua vita e il tuo rapporto con gli uomini. Potrai riuscirci iniziando il lavoro di cui parlo sopra.

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