Ero in un
bar. Un tizio diceva al proprietario che doveva avere coraggio, che ce
l'avrebbe fatta. Diceva che lui aveva fatto i soldi proprio
così, mettendo insieme tanti pezzetti di terra, uno dopo l'altro. Possedeva
infatti tanti piccoli pezzi di terra. Aveva iniziato possedendone già
qualcuno, poi aveva comprato gli altri, uno per volta.
Quello che
diceva il tizio ottimista non mi convinceva molto, ma cercavo ugualmente di
pensare che fosse possibile. Non mi veniva spontaneo, però, dovevo fare opera
di persuasione nei miei confronti.
Interpretazione
Il
sognatore era un paziente che, come molti, si era rivelato assai
"impaziente", avrebbe voluto ottenere il risultato della terapia
TUTTO IN UNA VOLTA. È facile convenire che questo sarebbe bello, ma purtroppo non è possibile. Più di una volta lo avevo fatto presente a questa persona che però
mi aveva sempre ascoltato con una semplice attenzione cortese, senza mostrare
vera convinzione. Lo stesso scetticismo ora compariva anche nel sogno, tanto da
indurre a pensare che non fosse cambiato niente rispetto alla situazione da
sveglio. Ma, forse, non era proprio così, qualcosa di nuovo nel sogno c'era,
vale a dire il proposito di "cercare ugualmente di pensare che fosse
possibile", la convinzione di dover fare opera di persuasione nei propri
confronti. Non è molto, ma è l'inizio del cambiamento.
Cambia scena (nello stesso sogno)
Incontravo
un tizio che mi ricordava che nel pomeriggio avevo un appuntamento con lui. Me
ne ero dimenticato, ma cercavo di far vedere che non era così. Dicevo che gli avrei fatto
trovare la lettera pronta oppure l'avrei buttata giù davanti a lui, con l'aria
di chi aveva già lavorato sul suo problema. Avevo però il timore di
non riuscire a convincerlo e che si rendesse conto che il mio era solo un espediente,
una cosa abborracciata lì per lì.
Interpretazione
Anche
qui possiamo rilevare un atteggiamento nuovo rispetto al comportamento messo in
atto dal sognatore nella vita da sveglio. Aveva sempre cercato di sopperire
alla mancanza di un solido progetto di vita con il frequente ricorso agli
espedienti, ai mezzucci, alle soluzioni trovate all'ultimo momento, quindi
abborracciate.
Fino ad allora era stato convinto che quello fosse un modo di vivere che "funziona". Adesso invece questa sicurezza cominciava a sgretolarsi e veniva colto dal dubbio che potessero fallire i tentativi di mascherare le sue inadeguatezze facendo ricorso alle furberie da quattro soldi.
Come
dicevo sopra, nel sogno non c'è ancora il cambiamento vero e proprio però c'è
il suo presupposto cioè l’idea che le strategie adottate fino a quel momento non
funzionano. La prima condizione per poter cambiare i comportamenti che
risultano dannosi per noi (e che mettiamo in atto senza rendercene conto) è
scoprirli, rendercene conto, farli diventare coscienti. Fatto questo primo
passo è molto probabile che seguano anche quelli successivi poiché un conto è
essere convinti che un certo modo di vivere "funziona", un altro
conto è scoprire che ci danneggia. In ogni caso, quel primo passo è
indispensabile compierlo e il mio paziente lo aveva compiuto nella maniera più
promettente, con un sogno cioè a livello inconscio, con un esplicito messaggio inviato
alla coscienza.