22 settembre 2012

Sogno n. 256


Stavo in piedi ed ero molto vicino ad un piccolo vulcano che era alto circa un metro e mezzo. Nel cratere c'era della lava in ebollizione. Io riuscivo a vedere la luce che dall'interno del vulcano veniva riflessa in alto, le scintille e il fuoco che venivano fuori dal vulcano.

Ero molto calmo e stavo a guardare lo spettacolo con interesse e senza timore. Prima di allora non ero mai stato vicino ad un vulcano.

Interpretazione

Abbiamo già avuto modo di vedere in molte occasioni quanto sia grande il timore di avvicinarsi ai conflitti emotivi che a livello inconscio si agitano dentro di noi e abbiamo anche visto che il simbolo del vulcano è uno dei più adatti per esprimere la sensazione di minaccia incombente, sempre pronta ad esplodere in qualsiasi momento.

Qui, invece, fa la sua comparsa la tendenza opposta ed io, in quanto terapeuta, la apprezzo tanto più in quanto si tratta dello stesso paziente del sogno n. 229 che pertanto vi invito a rileggere.

Rileviamo anzitutto la DIMENSIONE del vulcano che è appena di un metro e mezzo. Nessuno può avere paura di un vulcano così, di un vulcano in formato "bonsai". Infatti il paziente non ha paura, anzi, è molto calmo e guarda lo spettacolo perfino con interesse, tanto è vero che sta molto vicino al vulcano. Si tratta di una situazione mai sperimentata prima e il sognatore non manca di rilevarlo.

Pensate che sia troppo arrischiato attribuire alla psicoterapia questo nuovo modo di rapportarsi con i propri contenuti emotivi?

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