16 settembre 2013

Sogno n. 287



Invito a cena tutti i miei colleghi d'ufficio. Arriviamo in un ristorante dove non ci accolgono nel migliore dei modi. Capisco di avere fatto una cattiva scelta e vedo che uno dei colleghi più aggressivi mi guarda di traverso. Sicuramente sta per attaccarmi. Allora propongo a tutti di andare in un altro ristorante dove sicuramente si mangerà bene.
D'altra parte, non è colpa mia se il primo ristorante si è rivelato una "bufala". E poi, anche se così fosse, non ho ammazzato nessuno. Pertanto, se a quel mio collega aggressivo sta bene, che venga pure, altrimenti chi se ne frega!

Interpretazione

La sognatrice era una persona morbosamente sensibile al giudizio che gli altri potevano dare su di lei. L'unico modo che aveva a disposizione per calmare la propria ansia era perciò quello di sentirsi approvata sempre e comunque. 

Adesso comincia invece a comparire l'atteggiamento opposto, quello di chi è contento se riceve l'approvazione degli altri, ma non ne fa più una questione di importanza vitale, se quell'approvazione arriva, bene, ma se non arriva chi se ne frega! Il nuovo atteggiamento scaturisce direttamente dall'avere  conquistato una maggiore autostima.


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