5 novembre 2013

Sogno n. 290



C'è un gigante egiziano che vuole uccidermi, sarà alto almeno 5 metri. Io fuggo e mi nascondo ma ad un certo punto capisco che mi comporto da vigliacca, allora esco allo scoperto e affronto il gigante. È enorme ed ha uno sguardo cattivo, sento che per me è la fine.

Prendo una manciata di sabbia e gliela tiro in faccia. Immediatamente lui me ne tira un'altra, sento che ormai sono perduta, per me è veramente la fine. Ho una grande angoscia ma, quando la sabbia mi colpisce il viso, sento che si tratta di pan di Spagna. Allora la mia paura si attenua e capisco che con questo gigante posso farci anche la guerra, ma giocando cioè divertendomi, non è poi così cattivo come pensavo.

Interpretazione

 
La situazione iniziale è drammatica, pericolosa, angosciante. La paziente lo ripete di continuo come se non fosse mai abbastanza: "vuole uccidermi", "è alto 5 metri", "io fuggo", "ha uno sguardo cattivo", "sento che per me è la fine", "sento che ormai sono perduta", "per me è veramente la fine", "ho una grande angoscia".

E come si conclude il sogno? Con la scoperta del pan di Spagna, del gioco e del divertimento. Si tratta di un vero e proprio ribaltamento totale che però si produce solo perché lei SMETTE DI FUGGIRE !!! Se avesse continuato a scappare avrebbe continuato ad essere divorata dall'ansia, dalla paura e dall'angoscia.

Qui non è importante dire cosa rappresenti con precisione il gigante alto 5 metri. In primo luogo perché bisognerebbe raccontare la lunga storia della vita della sognatrice. In secondo luogo perché in questa sede mi preme soltanto mettere in evidenza che ciò che prima ci spaventava, alla fine si trasforma in una cosa piacevole. Ma, ripeto, solo se smettiamo di fuggire e affrontiamo il gigante presunto cattivo.

Va anche detto che non si tratta di esortare il paziente a non avere paura, il che sarebbe inutile, ma di lavorare affinché si senta sempre più forte e sicuro di sé. A quel punto smette di fuggire semplicemente perché non ha più paura oppure, se ancora ce n'è un residuo, perché riesce a neutralizzarla con le nuove risorse di cui ora dispone.

Abbiamo già visto molte volte quanto sia proteiforme questa presenza "cattiva" dentro di noi: il diavolo, il mostro, il killer, l'eruzione vulcanica, l'incendio, il terremoto, l'allagamento della casa, l'inondazione, la bomba (atomica e non), la belva feroce, la piovra, il delinquente, l'extraterrestre, la strega, Hitler, Stalin, Saddam Hussein, il diluvio, gli incidenti di ogni tipo, i disastri, i crolli, la fine del mondo, gli stupri, i pedofili, gli insetti velenosi, i serpenti, lo squalo, le auto che corrono senza freni e senza volante. E, ancora, tutto quanto si presta a rappresentare il MALE, la CATTIVERIA, il PERICOLO.