29 agosto 2014

Sogno n. 298


Ciao, innanzitutto, e complimenti per il sito!  

Ho 21 anni e mi interessa molto l'argomento riguardante i sogni e le loro possibili interpretazioni. Vorrei chiederti se puoi interpretare questo mio sogno che mi ha colpito molto. Di solito non ricordo i sogni che faccio e, se li ricordo, non mi impressionano più di tanto.

Premetto che da poco posseggo un cavallo e che questo è sempre stato un mio "sogno" nel vero senso della parola  :-)  e che ho alcune difficoltà a montarlo perché è un tipino tutto pepe anche se, a poco a poco e con l'aiuto dell'istruttore, sto imparando e mi sto abituando al suo caratteraccio e alla sua imprevedibilità. 

Ecco il sogno. È un po' un groviglio.... ma spero tu riesca a capirci qualcosa! Ciao, V...

Mi trovo in val d'Aosta dove ho passato tutte le estati fin da quando ero piccolissima. Sto facendo la solita passeggiata, a sinistra il torrente, a destra i pascoli (spesso, quando ci vado nella vita reale, percorro quel tratto di strada con un cavallo che conosco benissimo). Sto montando il mio cavallo che nel sogno è ancora più grosso che nella realtà. È sellato di tutto punto, come solitamente in maneggio (il mio cavallo è un concorsista perciò non credo abbia mai fatto una passeggiata in vita sua). Proseguo al passo.

Cambia scena. C'è della gente, il cavallo ha un po' di difficoltà, ma poi lo tranquillizzo, si calma, si fa coccolare. Proseguo al passo.

Cambia scena. Dapprima sono in un mercato, poi in un supermercato. Alla gente non sembra importare il fatto che ci sia un animale tanto grosso in un ambiente chiuso, in mezzo a shampoo e verdure. Esco, cerco la mia famiglia e la trovo. Ci sono tutti, anche mia madre (morta tre anni fa). A questo punto me ne vado e loro restano lì. Provo una sensazione di angoscia all'idea di lasciarli lì, ma la sensazione se ne va subito.

Sono sempre a cavallo, di tanto in tanto al supermercato. Scendo anche e noto con stupore che riesco a rimontare senza difficoltà. Sto tornando indietro e sto galoppando. È una sensazione bellissima. Mi fermo per far riposare il cavallo, ma si mette a piovere, allora lo copro, una persona mi presta una bella coperta viola.
Sto ancora galoppando e penso che il cavallo suderà e ciò gli farà male, così lo scopro, nel frattempo ha smesso di piovere. Sto ancora galoppando e mi accorgo che il cavallo non è più sellato, sto montando a pelo ed è bellissimo. Continuo a galoppare, stavolta mi accorgo che il cavallo non ha neppure la testiera, ha solo una capezza con due cordini (tipo quelli che tengono unite le balle di fieno) che fungono da redini.

Mi rendo conto che così mi è quasi impossibile controllare il mio cavallo, ma lui ormai si fida talmente tanto di me, e io di lui, che la cosa non rappresenta più un problema. Durante la galoppata ci sono alcuni ostacoli, cose che nella realtà io so che fanno paura al mio cavallo, ad esempio una specie di specchio posato a terra, trasversalmente alla strada. All'inizio mi preoccupo, ma poi mi accorgo che li salta senza opporre nessuna resistenza... la galoppata continua e mi sento pienamente soddisfatta.

Mentre sto sognando mi rendo conto che è un sogno e vorrei che non finisse ma, nel momento in cui lo penso, mi sveglio!

Interpretazione

Il cavallo è il simbolo dell'energia vitale in tutte le sue componenti, motoria, sentimentale, emotiva, sessuale, ecc. Il cavaliere è il simbolo della nostra parte razionale alla quale è assegnato il compito di guidare l'energia vitale.

Stai vivendo la fase di transizione dall'infanzia-adolescenza (la val d'Aosta) alla vita adulta (il supermercato). Questo comporta un distacco dalla famiglia e l'assunzione in proprio delle responsabilità, per esempio la gestione di un cavallo nuovo, tutto pepe e "concorsista" cioè addestrato per le competizioni (la vita) e non per le semplici passeggiate (l'infanzia-adolescenza).

All'inizio la prospettiva del distacco dalla famiglia produce in te angoscia, ma non ti lasci bloccare da questa sensazione e continui a percorrere la strada che ti porterà verso la vita adulta.

Ti sorprendi nel constatare che possiedi una capacità che non credevi di avere, la capacità di scendere e rimontare a cavallo. Se a questo aggiungiamo il fatto che il cavallo è sellato di tutto punto, se ne deduce che hai la sensazione di essere capace di guidare le tue energie vitali e anche di prendertene cura (la coperta che metti sopra il cavallo per proteggerlo dalla pioggia). 

Alla sensazione di padronanza, poi, si aggiunge  anche la fiducia che oramai si è instaurata tra te e il cavallo. La padronanza e la fiducia aumentano fino ad un punto tale che puoi permetterti il piacere bellissimo di una galoppata "a pelo" cioè realizzando un contatto diretto con la tua energia vitale, senza l'interposizione di nessun diaframma. Quasi non ti sembra vero, ma in questa condizione di grazia riesci a superare anche gli ostacoli che pensavi di non essere capace di superare. L'esperienza è così bella che vorresti non finisse mai, però ti svegli.

Domanda: il sogno esprime solo l'esaudimento di un desiderio oppure il possesso effettivo di quelle capacità? Non sapendo niente di te, non posso rispondere a questa domanda, ma posso però dire che dentro di te c'è almeno la nozione precisa di quello che ti serve per diventare adulta e in sintonia con le parti positive e profonde della tua psiche.
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Dopo avere pubblicato l'interpretazione riportata qui sopra la sognatrice mi ha scritto:

Ciao Romano, innanzitutto voglio ringraziarti per aver interpretato il mio sogno. Vorrei che sapessi che mi dà molta fiducia. Secondo me, i sogni possono veramente aiutare le persone anche senza conoscere la loro interpretazione. Infatti io, dopo aver fatto quel sogno e prima di leggere la tua interpretazione, sono andata in maneggio e sono riuscita a saltare con il mio cavallo. Si trattava di un piccolo ostacolo di soli 60 cm, ma per un cavaliere è un gradino molto importante.

Non lasciamo che la tua opinione si diffonda troppo... altrimenti io finirò per restare disoccupato  :-)

A parte le battute scherzose, è possibile che un minimo di effetto positivo i sogni lo abbiano comunque, anche quando non sono interpretati, ma si tratta di un effetto "minimo", appunto. È come se di una tavola imbandita con piatti succulenti ci accontentassimo di gustare solo l'odore.


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