16 dicembre 2015

Sogno n. 304 (tris)



Mi trovo sul tetto di un ascensore e mi sorreggo stringendo le mani attorno alla sua fune d’acciaio. L’ascensore è fermo, ma ho paura che cominci a salire e di non riuscire a tenermi con le mani. Chiedo aiuto ad una donna, ma lei non fa nulla per bloccare l’ascensore. Allora mi do da fare e riesco ad aprire la porta riuscendo così a bloccarlo. Mi pare che il palazzo sia nuovo.

Interpretazione

Qui viene messa in scena la paura delle emozioni che stanno salendo dall’inconscio e della conseguente sensazione di pericolo. 

Un particolare notevole, che perciò vale la pena di sottolineare, è che questo pericolo esiste soltanto perché il sognatore sta in un posto inadatto alla situazione. Se lui stesse dentro l’ascensore, infatti, la sua salita non rappresenterebbe nessun problema per lui dal momento che la funzione di un ascensore è proprio questa, salire e scendere, collegare il sotto al sopra e viceversa.

Il palazzo è nuovo perciò il sogno sta parlando di una situazione che nell’analisi si è creata da poco. La figura femminile, non meglio specificata, non gli offre l’aiuto sperato perciò il sognatore è costretto a fare da solo. Questo fatto rappresenta il lato positivo del sogno in quanto dimostra che lui riesce ad utilizzare le proprie risorse. Il lato negativo invece è proprio quello che nel sogno sembra rappresentare la soluzione: il blocco dell'ascensore cioè del movimento di risalita del materiale inconscio.


20 novembre 2015

Sogno n. 304 (bis)


Ho sognato che mi ero svegliato da poco ed ero ancora molto assonnato. Stavo giocando a carte on-line sul computer con un'altra persona. Si tratta di un gioco che faccio anche da sveglio.

Avevo una grande difficoltà a giocare perché mi si chiudevano gli occhi. Avevo talmente sonno che non riuscivo nemmeno a muovermi. Ero preso dal panico e cercavo di capire quale poteva essere la causa di quella specie di paralisi. Pensavo che poteva essere una malattia molto seria. 

La persona con la quale stavo giocando on-line mi inviava questo messaggio a mo' di esortazione: "Muoviti, coglione!".

Poi nella stanza entrava mia sorella che, vedendomi in quello stato, correva a cercare aiuto. La cosa mi faceva piacere e speravo che lei riuscisse a trovarlo.

A quel punto, sul monitor del computer vedevo l'immagine di Pìkachu (questo è un piccolo personaggio dei Pokemon che sulle guance ha due sacche rosse in cui immagazzina elettricità che può usare a suo piacimento sia per attaccare sia per ricaricare altri Pìkachu indeboliti. Lui può sparare dei fulmini e vince quasi sempre). Alla vista di quell'immagine avevo uno scatto d'ira e facevo il gesto di spaccare il monitor.

Quando mi rendevo conto che ero riuscito a muovere il braccio che prima era come paralizzato, cercavo di concentrarmi sulle emozioni perché avevo capito che erano loro che mi permettevano di muovermi e di liberarmi dalla paralisi. Infatti sentivo che il sangue ricominciava a circolare nel braccio come quando un arto sta uscendo da un intorpidimento.

Interpretazione

In queste poche immagini è condensato il contenuto di un intero trattato di psicoanalisi.  In particolare possiamo vedere come il blocco delle emozioni produca la paralisi dell'intera personalità e, per contro, come il prenderci contatto consenta di rimettere in moto la vita.

Pìkachu, il personaggio dei Pokemon, è "piccolo" (proprio come si sente il sognatore) però, nonostante questa piccolezza, è potente perché può disporre di molta energia. Questa energia, tra l'altro, può essere utilizzata sia per aiutare gli altri sia per affrontare la vita con la cosiddetta "grinta" e avere successo.

È interessante anche l'associazione che il sogno fa tra le emozioni e il "sangue" come loro veicolo. Mi riferisco al sangue che ricomincia a circolare dopo l'intorpidimento di un arto. Si tratta di una nozione ben espressa dai detti molto usati: "Mi è andato il sangue alla testa", "Mi è salito il sangue agli occhi".

PS - Il dettaglio della sorella che va a cercare aiuto può essere capito se si tiene presente che nella vita da sveglio il paziente non ha un buon rapporto con la sorella. È come se l'inconscio gli aprisse gli occhi e gli dicesse che la sorella in realtà gli vuole bene.


27 ottobre 2015

Sogno n. 304



Camminavo in uno strato di fango nero e le mie scarpe erano molto leggere perciò mi bagnavo e sporcavo i piedi. Però sentivo che quel fango era energia, forza.

Interpretazione

Per chi mi ha seguito fin qui la prima parte non presenta difficoltà di interpretazione, potremmo dire anzi che è ordinaria amministrazione. Da notare soltanto la sensazione che le difese-protezione erano percepite come inadeguate e insufficienti (scarpe molto leggere). I sogni riescono a mettere in evidenza anche sfumature sottili come questa. 

Più interessante è la conclusione del sogno perché contiene il punto di approdo al quale giunge ogni analisi ben riuscita cioè la scoperta che l’energia e la forza sono contenute proprio in quelle parti di noi che prima rifiutavamo in quanto considerate “sporche-nere-cattive-pericolose”. Il che non significa che dobbiamo assumerle così come sono, ma che subiscono un processo di trasformazione positiva nel momento in cui arrivano a livello cosciente e prendiamo contatto con esse.   


1 ottobre 2015

Sogno n. 303 (tris)

C'era una porta che dava su uno spazio buio. Quelli che in precedenza l'avevano aperta erano morti o qualcosa del genere, non ricordo di preciso. Io l'aprivo e sentivo una voce che diceva qualcosa di inquietante, non so di preciso cosa, ma era come se avessi infranto una qualche legge divina e stessi pertanto per essere punito.

Poco dopo era in casa e mi preparavo a scontare la punizione. Con me c'era qualcun altro che mi aiutava. Ad un certo punto si sentiva qualcosa che spingeva la porta, una specie di tigre ma con il manto viola anziché arancione. Tentavo di impedirle di entrare spingendo a mia volta la porta che però cominciava ad aprirsi. Poi, per tentare di respingere la tigre, provavo a tirarle un pugno, ma a questo punto mi sono svegliato perché il pugno l'avevo dato all'abat-jour sul comodino.

Il tutto accadeva di notte. La casa era quella di mio padre e la porta del sogno assomigliava alla porta di un ripostiglio della stessa casa.

Interpretazione

Se qualcuno volesse sapere perché durante un'analisi si incontrano delle resistenze e perché l'analisi stessa non si risolve in poco tempo, in questo sogno troverebbe la risposta più convincente alla sua curiosità. In esso si nota in modo particolare la rappresentazione icastica del Super-io che punisce e dell'aspetto pericoloso che assume il rimosso quando comincia ad emergere alla coscienza.

Il pericolo è evidentemente rappresentato dai contenuti inconsci (emozioni rimosse) rimasti a lungo sepolti nel profondo. Emozioni rimosse che in questo caso hanno palesemente a che fare con la figura del padre.

Significativa anche la precisazione che "il tutto accadeva di notte", cioè nell'inconscio. Particolare confermato dal fatto che quella porta dava su uno spazio "buio".

Peccato che il sognatore si sia svegliato nel momento in cui dava un pugno all'abat-jour. Peccato perché, se non si fosse svegliato, con molta probabilità avrebbe avuto modo di scoprire piacevolmente che la tigre, minacciosa in un primo momento, si trasformava in qualcosa di amichevole e divertente. Lo abbiamo visto in tanti altri sogni.


4 settembre 2015

Sogno n. 303 (bis)



C’è un uomo in un cantiere (forse sono io). È rimasto bloccato perché è finito vicino alla corrente ad alta tensione perciò rimane fermo per non essere fulminato. Poi si sposta in un altro punto, ma anche lì c’è lo stesso pericolo.

Successivamente quell’uomo sta su un balcone e c’è del pericolo anche lì, però riesce lo stesso ad entrare nel palazzo dove si trova improvvisamente davanti Andreotti. È una sorpresa, ma si tratta di casa sua. Lui chiama un servo per farmi cacciare, ma alla fine si chiarisce tutto e non succede niente.

Interpretazione

Il cantiere rappresenta il lavoro che si compie durante l’analisi. La corrente ad alta tensione è il pericolo rappresentato da emozioni molto forti che stanno emergendo e che bloccano il paziente. Andreotti (come ogni persona che possiede autorità) è la figura del padre perciò è molto probabile che quelle emozioni siano legate a lui. 

Per il momento, il sogno non specifica la natura di queste emozioni, si limita a segnalarne la comparsa. In ogni modo, il lato positivo è rappresentato dal fatto che alla fine si chiarisce tutto e non succede niente. Come dire che la paura della corrente ad alta tensione era ingiustificata in quanto non c’era nessuna alta tensione, ma solo una intrusione nell’area psichica occupata dall'immagine del padre. Intrusione che però si risolve e appiana con facilità.

Vale la pena di sottolineare il passaggio, all'interno di uno stesso sogno, da una situazione di estremo pericolo percepito dal sognatore - alta tensione, rischio di essere fulminato - alla situazione conclusiva in cui si chiarisce tutto non succede niente di preoccupante. È quello che si verifica di solito nelle analisi.