Ero seduto a un tavolo
attorno al quale stava una diecina di persone. Io però parlavo soltanto con
quelle che stavano dalla parte del tavolo in cui stavo io.
Tra quelli che sedevano dall'altra parte c’erano due
uomini che non mi stavano simpatici e di cui non mi fidavo. Questi due uomini
esistono anche nella realtà e sono gay.
Interpretazione
La comprensione di questo sogno diventa più facile se si
tiene presente che questo paziente da molto tempo aveva smesso di ricordare i
sogni che faceva. Evidentemente aveva paura che da questi sogni emergesse una
sua componente omosessuale con la quale non voleva entrare in contatto.
Componente che però non è detto che esistesse realmente o che comunque rappresentasse il nucleo principale della sua sessualità. Per produrre un
momentaneo blocco nell’analisi di un eterosessuale può essere
infatti sufficiente la sola paura di essere omosessuale.
Questo timore affligge quasi
sempre soltanto gli uomini, forse perché nella donna l’idea di essere penetrata rientra nell’ordine naturale delle cose (almeno nella maggior parte dei casi). Questa ipotesi riceve una conferma dalla errata convinzione molto diffusa tra gli uomini che l'omosessuale maschio sia soltanto quello "passivo" che si lascia penetrare, quello che penetra essendo invece considerato un "supermaschio" possessore di una virilità potente.
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