12 febbraio 2018

Sogno n. 330



Stavo guardando le mie cose. Erano sistemate in un armadio che stava dentro una roulotte o comunque in un posto povero, arrangiato. 

La cosa non mi piaceva e attribuivo il fatto che non mi piacesse all’essere finalmente cambiato. Infatti adesso non mi accontentavo più di possedere cose mediocri.

Interpretazione

Questo sogno è stato fatto da una persona che fino ad allora aveva sempre pensato "in piccolo", ma a livello cosciente non se ne era mai resa conto. Adesso ne diventa consapevole grazie al sogno e si propone di cambiare.

Se per misurare le cose scegliamo il millimetro, anche un oggetto piccolo ci sembrerà grande. Per fare un esempio concreto, ci sembrerà di avere fatto un grosso regalo alla nostra donna se le abbiamo offerto una cena in una trattoria di modesto livello.

Ci sono persone, anche intelligenti e colte come Piero Angela, che ai sogni attribuiscono solo una funzione riduttiva di tipo neurofisiologico. Sarebbe fin troppo facile dire che molto probabilmente le teorie di questo tipo servono a queste persone per difendersi da qualcosa che mette loro paura. Non lo farò, mi limiterò a far notare che le loro teorie sono smentite dal lunghissimo elenco di sogni che vado proponendo qui oramai da molto tempo. 

Il che non significa che “tutti” i sogni abbiano un significato nascosto che può essere interpretato una volta che si conosca la “lingua” in cui sono espressi. Ci sono infatti sogni talmente ingarbugliati che risulta arduo perfino immaginare che possano contenere un significato qualsiasi. Ma il fatto che non tutte le pietre siano adatte per tirare su dei muri non significa che non ce ne siano altre che un muratore esperto (inconscio) sa usare per costruire quello che ha in mente.



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